Forse non tutti sono a conoscenza della passione senza limiti che lo scrittore Vladimir Nabokov (S. Pietroburgo 1899-Montreux 1977), il celebre autore di Lolita, nutrì per gli scacchi e in particolare per i problemi. Grazie alla loro carica metaforica, gli scacchi furono anche l’argomento di alcuni suoi romanzi, tra cui segnaliamo La difesa di Luzin, pubblicato in russo nel 1929, in cui è narrata la storia di un campione di scacchi, ossessionato a tal punto dal gioco da perdere la ragione. Per la figura di Luzin, schiavo e padrone a un tempo del gioco, Nabokov si ispirò probabilmente a Kurt von Bardeleben, forte giocatore e teorico tedesco da lui conosciuto personalmente, morto suicida nel 1924.
Buon giocatore, Nabokov fu tuttavia interessato, come abbiamo detto, dai problemi che considerava delle vere e proprie opere d’arte. Egli stesso ne compose una ventina di buona fattura. Il primo che riportiamo è tratto dal romanzo autobiografico Speak, Memory (1967).Il tentativo 1. b8=C? (blocco)
1. Vladimir Nabokov
Speak, Memory, 1967
Matto in 2 mosse
sembra introdurre un gioco di controscacchi e appare allettante come una…Lolita! Infatti a 1. … d6+ (d5+, d:e6+) segue rispettivamente 2. Cd7 (Dc7, Cf7) ≠. Anche a 1. …c5 segue 2. C:d7≠ mentre dopo qualunque mossa del Ce2, il Bianco dà matto con 2. Dd4. Il Nero però si salva giocando 1. …c2! Pertanto la chiave è 1. Ac2! che completa il blocco e concede al Re nero la casa di fuga d5, con cambio dei matti dopo 1. … d6/d:e6 cui segue 2. Tf5/Dc5≠.
2. Vladimir Nabokov
The Sunday Times, 1967
Matto in 3 mosse
La chiave del secondo problema (1. Th8!) lascia il Nero in Zugzwang. Se 1. … R:d3 2. Th3+ Rd4 (R:c4) 3. Df4≠; se 1. … Re3 2. Th3+ Rd4 3. Ce2≠; infine se 1. … R:c3 2. Th3! Rd4 3. Db2≠.